Business Owners Erasmus

Spirito imprenditoriale (essere proprietario)

Intelligenza emotiva:

Definizione:

L'intelligenza emotiva costituisce un nuovo modo di vedere l'intelligenza. E' stata “scoperta” da Daniele Goleman negli anni 60. Fu proposta come un'integrazione agli strumenti per l'analisi dell'intelligenza ordinaria usati dagli psicologi e dagli operatori di reclutamento e selezione del personale.

Questi ultimi attribuivano una grossa importanza all'intelligenza “razionale” per valutare il personale da reclutare nelle aziende. Questa ondata di novità ridette una forte importanza agli aspetti psicologici ed emozionali, con una particolare rilevanza nel campo dei rapporti aziendali.

Nei processi di trasmissione d'impresa le emozioni giocano un ruolo molto importante e dovrebbero essere prese molto più in considerazione rispetto a quello che di solito accade.

 

Capacità comunicative:

Definizione:

Le capacità comunicative sono quelle capacità che mirano a far sì che persone interne ed esterne all'azienda si sentano “calorosamente” coinvolte negli obiettivi dell'azienda stessa.
C'è una differenza di base tra Informazione e Comunicazione.
L' informazione è fredda: si tratta di dati e metodi formali di trasferimento dati di diversa tipologia:
Si potrebbe dire “In-form-azione”. Le sue componenti di base sono di natura tecnica.
La comunicazione è calda: significa coinvolgere le persone attraverso la condivisione di idee, dati, obiettivi, ideali.
Si potrebbe dire : “Azione-in-comune”. Le sue componenti di base sono di natura umana.
Per svolgere un'efficace comunicazione ci si dovrebbe concentrare almeno su due aspetti:

1. Le componenti della comunicazione umana. Deve essere chiaro che la comunicazione umana si basa su tre componenti:

- Comunicazione verbale: rappresenta quello che diciamo,  le parole e le frasi che pronunciamo;
Comunicazione para verbale: riguarda il modo in cui comunichiamo, cioè il modo in cui pronunciamo le frasi;
Comunicazione non verbale: riguarda quello che non diciamo, le parole che non pronunciamo ma che possono essere dedotte dal nostro comportamento.
Molti studi affidabili dicono che queste tre componenti contribuiscono al risultato finale più o meno in questo modo: 1/3 – 1/3 – 1/3.

2. Mettere in pratica una comunicazione efficace. Per mettere in pratica una comunicazione efficace ci si deve sforzare per utilizzare il codice culturale e pratico del proprio interlocutore. A volte potrebbe trattarsi di un inglese o un francese elegante, a volte invece potrebbe essere un gergo o una lingua dialettale. Inoltre, si dovrebbe cercare di ottenere un feedback dal proprio interlocutore, in modo tale da capire se il proprio messaggio è stato correttamente decodificato e capito.