Business Owners Erasmus

Obiettivi

Capacità manageriali
Forte determinazione nel perseguire gli obiettivi aziendali
Creatività e innovazione
Visione aziendale-Pensiero imprenditoriale
Valutazione dei rischi
Adattabilità ai cambiamenti: cambiamenti esterni
Competenze di economia e finanza
Capacità di valutare i rischi
Capacità di problem-solving

 

Capacità manageriali

Definizione:  il cuore del concetto di management è gestire, non lasciarsi gestire (=essere molto condizionato) da cose e circostanze. Il gestire si fonda su una gerarchia formata da tre concetti base:

1.      Strategia, l'aspetto più importante, che dovrebbe essere rispettato in modo rigoroso, se non rigidamente;

2.      Tattiche, importanti ma non vitali, che dovrebbero basarsi sulla flessibilità, avendo ben chiari gli obiettivi strategici;

3.      Operazioni, quelle ordinarie, che devono essere il più possibile flessibili (come struttura) e adattabili (ai singoli)

 La gestione è un'arte pratica, anche se con alcuni aspetti e regole teoriche, che deve essere concepita come l'arte di quello che è possibile fare in vista di alcuni obiettivi finali strategici fortemente desiderati. Al giorno d'oggi, la gestione si concepisce in maniera diversa rispetto al passato. In essa si racchiude il concetto base secondo il quale l'azienda non è la proprietà di un unico proprietario o di una famiglia di pochi proprietari, ma è anche una risorsa sociale, un bene pubblico prezioso, un patrimonio da mantenere vivo per molte persone che operano in attività manifatturiere e di distribuzione.

Altri concetti riguardanti la gestione possono essere aggiunti.

Definizione:

Sia gestione che governance significano saper gestire il susseguirsi degli eventi, e non lasciarsi condizionare da essi.

Tuttavia, la gestione si dovrebbe considerare come qualcosa di diverso rispetto alla governance.

La gestione si riferisce ad attività giornaliere o a breve termine;

La governance si riferisce a uno sviluppo aziendale di medio-lungo termine.

 

Forte determinazione nel perseguire gli obiettivi aziendali:

Definizione:

In questo caso i profili ricercati sono del tipo: “Quelle pesone che non puoi mai mettere k.o.”. “Volontà silenziosa” è un altro modo di definire lo spirito degli imprenditori. Non è facile pesare o misurare tale determinazione, perchè si tratta di un elemento intangibile. Tuttavia, rappresenta uno degli asset più importanti di qualsiasi azienda.

Secondo Nanus e Bennis, che hanno studiato in profondità “l'anatomia” dello spirito imprenditoriale e della leadership, questa particolare capacità è una delle quattro capacità di base che identificano lo spirito imprenditoriale (e la leadership), assieme a: 1. avere visione del futuro, 2. essere un efficace comunicatore, 3. saper raggiungere gli obiettivi efficacemente.

Dopo l'edizione annuale proposta dalla Commissione Europea e intitolata “Il Segreto del  Successo”, riguardante l'imprenditore numero 1 dell'anno di ogni paese europeo, salta palesemente all'occhio l'importanza di questo fattore “irrazionale”, che sta trionfando sull'analisi razionale della situazione aziendale da diversi punti di vista.

 

Creatività ed innovazione:

Definizione:

“Innovazione significa aiutare le persone a fare quello che vorrebbero fare” (Yukka Teras, esperto finlandese di trasferimento della conoscenza).

La creatività rappresenta un modo economico ed intelligente per raggiungere un risultato molto gioioso. La creatività viene anche definita come “un'attitudine a creare, che si trova in qualsiasi persona a qualsiasi età”.

Quando si parla di aziende – e in particolare di trasmissione aziendale – si dovrebbe pensare a metodi nuovi per soddisfare potenziali clienti, attraverso modalità e approcci innovativi. In pratica, quasi ogni prodotto o servizio – anche il più semplice e naturale – può essere modificato (come prodotto) o riproposto (come servizio) con un nuovo design o in un nuovo modo. Questa innovazione può essere capita dal cliente, che troverebbe in essa una soluzione ai suoi bisogni o desideri. Questo è l'approccio base per mantenere viva la competitività aziendale.

Queste sono le basi per mantenere viva l'azienda, e tutelare non solo i proprietari dell'azienda familiare e il patrimonio, ma anche l'impiego dei dipendenti e dei lavoratori, la sopravvivenza e il benessere delle loro famiglie.

 

Visione aziendale-pensiero imprenditoriale

 

Definizione: la visione rappresenta quello che si vorrebbe che fosse si se stessi e della propria            azienda un domani.

Il pensiero imprenditoriale rappresenta il come raggiungere questo obiettivo. Ha a che fare con la mission aziendale.

Dal momento che le persone sono diventate il fattore base della competitività nel mondo di oggi, non si può più pensare di poter impartire loro solo ordini. Si devono svegliare le loro risorse automotivazionali. Questo può essere fatto offrendo loro un valido motivo per impegnarsi – in altre parole usando un approccio automotivazionale. Avere una visione è basilare per l'imprenditore di oggi.

E la visione non deve solo essere assegnata – come capita con gli obiettivi dell'attività – ma deve essere condivisa con le persone che daranno il loro contributo per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ecco perchè proporre una visione significa proporre alle persone di sentirsi come vorrebbero sentirsi in futuro.

Per quanto riguarda la mission, deve essere concepita come il modo in cui l'azienda soddisfa i desideri dei suoi clienti.

In altre parole: che soluzioni essa fornisce ai suoi clienti. In pratica, gli imprenditori dovrebbero tenere a mente che i potenziali clienti non comprano prodotti o servizi: pagano – e il meno possibile - per avere delle buone soluzioni ai loro problemi. Tutti i membri dell'azienda andrebbero sensibilizzati su questo tema e dovrebbero cooperare con spirito comune per raggiungere questo risultato globale di squadra.

Valutazione dei rischi

Definizione:

 La valutazione dei rischi necessita di un'analisi particolarmente mirata, che prenda in considerazione tutti gli aspetti di un problema specifico, ma anche un approccio più generale al rischio. Un'attenzione speciale è da riservare ai rischi connessi alle tecnologie di informazione e comunicazione.

L'approccio generale della valutazione dei rischi è basato su un'analisi sistematica, che dovrebbe condurre ad una possibile valutazione di diversi livelli di rischio, tra cui fare delle scelte, spesso basate su alcune misure di prevenzione.

Il suggerimento base per una tale questione è di rivolgersi a professionisti specializzati per avere un'assistenza qualificata e ben mirata. Tuttavia, per un imprenditore, a volte il rischio non può essere misurato e valutato in anticipo, perchè la scelta degli obiettivi aziendali è spesso il risultato di un'intuizione imprenditoriale di base. Oggi, una tale intuizione – che rappresenta il fattore base di numerose aziende di successo – dovrebbe essere verificata il prima possibile servendosi dei mezzi disponibili di raccolta dati sul mercato e sui concorrenti, in modo tale da conoscere i rischi derivanti dalla concorrenza e della loro evoluzione durante il ciclo di vita dell'azienda.

1. ADATTAMENTO DELLA FAMIGLIA AI NUOVI CAMBIAMENTI:  si dovrebbero incoraggiare attività che promuovano questa capacità imprenditoriale, in particolare per quanto riguarda l'adattamento dell'azienda familiare ai nuovi cambiamenti.

Bisognerebbe fare appello alla necessità di migliorare l'azienda, farla crescere e cambiare secondo altre visioni del futuro e lavorare sulla capacità di adattamento di tutti i membri della famiglia, nonchè dei dipendenti.

2. VERIFICARE LE MIGLIORI CAPACITA': valutare chi, nell'azienda familiare, ha le migliori capacità e qualità per crescere e ricercare le opportunità migliori per l'azienda

 3. INSEGNARE: Metodologie per insegnare concetti riferiti all'imprenditorialità:

Concetti come l'essere imprenditore o uomo d'affari, l'azienda, l'attività imprenditoriale possono  essere divulgati nell'ambiente familiare per cercare il membro della famiglia più adatto.

               4. CARATTERISTICHE:

Per questa ragione il formatore verificherà chi all'interno dell'azienda familiare, possiede le seguenti caratteristiche:

            1. - Quale componente della famiglia sa come riconoscere nuove opportunità per l'azienda

            2. - Quale componente della famiglia è capace di proporre nuove opportunità

            3. - Quale componente della famiglia è capace di ottimizzare le risorse e cercarne di nuove

            4. - Quale componente della famiglia è capace di costruire una buona squadra e integrarla con la famiglia stessa

            5.- Quale componente della famiglia ha più conoscenze circa le varie responsabilità e i valori della famiglia e riesce a coinvolgere tutta la famiglia nel nuovo processo di trasmissione d'impresa.

   

Adattabilità al cambiamento: cambiamenti esterni.

Definizione:

Le risorse esterne all'azienda sono oggi da considerare come le sue vere risorse – ad esempio, la disponibilità del mercato a remunerare ciò che l'azienda offre, ovvero comprare i suoi prodotti e servizi. Quindi, è basilare sapere come le cose stanno cambiando nel mondo esterno, ad esempio conoscere lo scenario globale oltre che quello del proprio mercato di riferimento.

Oggi un'azienda può sopravvivere solo se è capace di proporre al mercato delle soluzioni preziose che possano essere continuamente acquistate da potenziali utilizzatori, e cioè clienti effettivi e potenziali.

La concorrenza su scala globale, tuttavia, ha creato una situazione per cui ognuno è un potenziale concorrente dell'altro.

Perció, non solo è importante modificare il prodotto aziendale, I servizi, le tecnologie e gli approcci  in base ai cambiamenti dello scenario e del mercato, ma è altresì importante anticipare il più possibile l'evoluzione del mercato, cercando di “sentire in anticipo” e approfittare il più velocemente possibile del cambiamento.

 

Competenze in economia e finanza

Definizione:

Le competenze in economia e finanza sono una componente basilare della gestione d'impresa. La finanza riguarda le dinamiche monetarie. L'economia riguarda le cifre e la misurazione della propria performance aziendale.

La materia è molto discussa. Qui verranno proposti solo alcuni consigli filosofici, per fornire degli input di partenza.

Per quanto riguarda il denaro, bisogna ricordare che esso dovrebbe essere la conseguenza – e non l'obiettivo finale – della buona gestione d'impresa.

Per quanto invece riguarda l'economia e la gestione aziendale, si tenga a mente questo detto: “Le cifre sono sincere, e dicono la verità, se lo vuoi! Inoltre, ricorda che le cifre dicono cose interessanti ma – se messe sotto tortura – rivelano anche preziosi segreti!”

E' il caso di aggiungere che la gestione delle finanze è diventata una materia talmente specialistica, che forse bisognerebbe prendere in considerazione l'idea di cercare consulenti specializzati quando si vuole intraprendere qualsiasi azione che vada in profondità rispetto al tema!

Capacità di valutare i rischi

Definizione:

La valutazione dei rischi, come si è già detto precedentemente (punto 1.5), necessita di un'analisi particolarmente mirata. Il consiglio di base per ottenere una valutazione dettagliata dei rischi imprenditoriali è quello di rivolgersi a dei professionisti. A volte, tuttavia, questa capacità può anche essere una qualità dell'imprenditore stesso, quando lui/lei è un operatore di mercato rigoroso.

Sulla scia di questo spirito, gli imprenditori – specialmente i successori – dovrebbero essere consapevoli dei rischi che possono manifestarsi quando si inizia a percorrere un nuovo cammino,  non solo per loro stessi e la loro famiglia, ma anche per tutte le persone coinvolte nell'azienda familiare.

L'esperienza sul campo dimostra che spesso, durante la trasmissione, i giovani successori che disconoscono le difficoltà che i loro genitori o predecessori hanno affrontato o evitato per un soffio, intraprendono dei cammini senza una sufficiente coscienza dei rischi connessi, dal momento che non sono spinti da bisogni giornalieri pressanti.

In questi casi un buon consiglio da dar loro è di iniziare tramite un progetto pilota o un test su un'area limitata per evitare di mettere a repentaglio l'intero patrimonio aziendale in un'unica giocata.

 

Capacità di problem-solving

Definizione:

Il problem solving è una specie di tecnica che racchiude alcune questioni specifiche, e che mira ad approcciare problemi complessi attraverso un comportamento sistematico. Il suo scopo è evitare l'improvvisazione e prendere in considerazione il più possibile tutti gli aspetti di una situazione complessa specifica.

L'approccio – o filosofia - del problem-solving consiste nell'analizzare sistematicamente il quadro generale, e quindi assumersi la responsabilità di prendere una decisione, il più possibile scegliendo alcune priorità ed usando la creatività, invece dei soliti metodi standard.

Un saggio comportamento è di non essere troppo sicuri di sè quando si parla di tecniche di problem-solving, in particolare quando queste vengono considerate come un approccio molto razionale – e quindi vincente – alle cose.

Non sono la panacea per tutti i mali. Ricordate che Herbert Simon ricevette il premio Nobel per i suoi studi dimostranti l'importanza di un approccio tanto rigoroso e razionale? Qualche anno più tardi si tornò a parlare di lui quando dimostrò come un approccio più umano, che implica aspetti emozionali e non prende in considerazione ogni aspetto del problema, può essere molto più pratico ed efficace una volta usato nel campo della concorrenza. https://it.wikipedia.org/wiki/Herbert_Simon.